Sunday, August 28, 2011
Per uno Stato Palestinese riconosciuto
600 km di muro imprigionano la Palestina
La nostra campagna per lo stato palestinese sta montando, con quasi 700.000 persone tra noi che hanno risposto alla chiamata nel giro di pochi giorni! La campagna è stata sulle prime pagine dei principali giornali, citata all’interno del Consiglio di Sicurezza dell’ONU e diffusa via Twitter dal Presidente palestinese in persona. Il Consiglio di Sicurezza discuterà nuovamente la questione questa settimana, ma alcuni governi chiave non hanno ancora preso posizione.
Alti diplomatici hanno dichiarato ad Avaaz che l’opinione pubblica gioca un ruolo chiave per incanalare il sostegno all’indipendenza. Molte persone però hanno la sensazione di non comprendere a fondo la situazione tanto da attivarsi. Avaaz ha prodotto un nuovo breve video, che racconta la vera storia del conflitto. Se saremo in tanti a vedere il video e a firmare la petizione, potremo creare un’ondata di pressione enorme e influenzare così il voto.
Troppo spesso i media non ci dicono veramente quello che abbiamo bisogno di sapere per agire. Quasi 10 milioni di persone stanno ricevendo questa e-mail e potranno guardare questo video. Se lo inoltriamo ora a un numero notevole di persone, DIVENTIAMO noi stessi i media, e possiamo determinare l’opinione pubblica. Clicca in basso per vedere il video, firma la petizione se non lo hai già fatto, e inoltra questa e-mail a ogni tuo contatto, specialmente nei paesi europei ancora incerti – raggiungiamo l’obiettivo di 1 milione di firmatari prima che si tenga l’incontro dell’ONU questa settimana:
Lo scorso mese i Palestinesi hanno presentato la loro dichiarazione d’indipendenza al Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Più di 120 paesi li sostengono, ma gli Stati Uniti respingono la proposta e hanno mandato un chiaro messaggio ai loro alleati europei: il sostegno alla legittima dichiarazione palestinese si ripercuoterà duramente nelle relazioni bilaterali. Ora tocca a noi far capire ai principali leader europei che l’opinione pubblica è in favore di questa spinta diplomatica nonviolenta e che dovremmo essere noi la base per le scelte politiche, non importa se questo farà “arrabbiare gli americani”.
Mentre la maggioranza dei palestinesi e degli israeliani vuole la soluzione del conflitto basata sui due stati, il governo estremista israeliano continua ad appoggiare la costruzione degli insediamenti nelle aree contese. E nonostante i ripetuti sforzi, i decenni spesi in negoziati di pace patrocinati dagli Stati Uniti non sono riusciti a frenare le violenze da entrambe le parti e a far raggiungere un accordo.
Proprio adesso questa dichiarazione d’indipendenza potrebbe rivelarsi la migliore opportunità che abbiamo per superare lo stallo, evitare un’altra spirale di violenza e spianare il campo da gioco tra le due parti per favorire i negoziati. La nostra campagna sta esplodendo in tutto il mondo – assicuriamoci che arrivi alle orecchie dei principali leader europei il cui appoggio è di cruciale importanza. Clicca in basso per vedere il video, firma la petizione se non lo hai già fatto e inoltra questa e-mail a ogni tuo contatto – raggiungiamo il traguardo di 1 milione di firmatari:
http://www.avaaz.org/it/middle_east_peace_now/?vl
C’è molta disinformazione sul conflitto israelo-palestinese e molti di noi non se la sentono di partecipare in prima persona. Ma questo breve video spiega la situazione in modo chiaro e può cambiare le cose. In quanto network globale di quasi 10 milioni di persone sparse in ogni paese del mondo, noi abbiamo l’opportunità d’influenzare un voto che potrebbe ribaltare una situazione di decenni di violenza. Tutto quello che dobbiamo fare è condividere questo filmato e incoraggiare le persone che conosciamo a unirsi a questa campagna fondamentale per la pace
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