Wednesday, December 28, 2011
be happy!!! it's an order!!!
Labels:
freedom,
galileo,
girls,
giustizia,
global warming,
google,
hindu,
human rights,
humanity,
indonesia,
informazione libera,
islam,
italiani,
italy,
kids,
pianeta terra,
pollution,
sunset,
wind energy,
world
Saturday, December 24, 2011
Friday, December 16, 2011
Seorang berpakaian mereka dengan rantai.......
Seorang berpakaian mereka dengan rantai
menanggalkan pakaian
menutup mulut
masih bebas
Lepaskan pekerjaan
paspor
meja tempat dia makan
tempat tidur di mana dia tidur
masih kaya.
Beberapa orang menjadi miskin dan hamba
ketika mereka mencuri bahasa diadopsi oleh ayah
itu hilang selamanya
menjadi miskin dan hamba
ketika kata-kata tidak melahirkan kata
dan makan satu sama lain
Labels:
indonesia
Location:
Jakarta Capital Region, Indonesia
Thursday, December 8, 2011
Lotta dura senza paura!
Lotta dura senza paura!
Scommettiamo che se ci mettiamo d'impegno invadiamo i social network e la posta elettronica con questo messaggio fino a farne parlare sui giornali? Copiatelo così com'è (compresa questa parte) e incollatelo:
Rai uno: una suora in trasmissione ci informa che con il costo di una scatoletta di CIBO PER CANI si SFAMA UN BAMBINO in un paese del terzo mondo...
Io la informo che con il pagamento dell'ICI su tutti i beni immobili del Vaticano presenti sul suolo italiano e con la dismissione dei beni del Vaticano e dello IOR, si sfamano tutti i bambini e tutti i cani del mondo!!!!
IL VATICANO NON PAGA ICI, IRPEF, IRES, IMU, TASSE IMMOBILIARI E DOGANALI, MA NEANCHE GAS, ACQUA E FOGNE... E' TUTTO A CARICO DEI CONTRIBUENTI ITALIANI... Possiede quasi il 30% del patrimonio immobiliare Italiano e con l'8 per mille toglie quasi 1 Miliardo di Euro all'anno all'Italia... Tassare la Chiesa e i suoi possedimenti in Italia é giusto per gli Italiani... (e per i bambini del terzo mondo e per tutti i cani, aggiungo io!!)
Labels:
debito pubblico,
ici,
tasse,
vaticano
Location:
00120, Holy See
Sunday, December 4, 2011
Wednesday, November 30, 2011
anche questo e' google, e cosa ancora???
le solite prese per il c... in questo caso da google!!!
anni fa' un caro amico mi ha accennato di google adsense, e che potevo iscrivermi ed utilizzare questo servizio per i miei blog o altri siti di mia proprieta' per ricevere qualche incentivo che pagavano inserendo pubblicita' sui miei blog. cosi mi son fatto convincere e ho optato per questo. dal 2007 a quattro mesi fa' avevo realizzato 100 us dollari al raggiungimento minimo di questa somma google vi comincia a pagare. invece al raggiungimento di questo limite dopo aver usato per la loro pubblicita' i miei blog, google se ne e' venuta fuori che perche' potevan esserci dei klick dubbi mi hanno annullato la riscossione delle spettanze e blokkato l'account adsense che provvede a pubblicare le inserzioni pubblicitarie sui siti..in tutto questo mai una reale spiegazione dei fatti ho mai ottenuto da google. dopo questo ho provato a riaprire un altro account e nuovi blog , non quelli di prima e ho rifatto nuova esperienza, esito ?? nuovo blokko questa volta vi copio cosi come ricevuto la mail di google che tra l'altro non vi da' neanche modo di replicare e avere democratici riscontri ma solo ordini, come se fossero i padroni del mondo ai quali nulla si puo' accusare, o chiedere....la corte suprema di uno stato forse e' piu democratica perche' vi si puo' appellarsi o chiedere chiarimenti , ecct.ecct. qui vi copio la loro ultima mail....insomma una fregatura TOTALE!!!
(Gentile p. t.,
Recentemente durante l'esame dei suoi dati, abbiamo scoperto che il suo
account AdSense ha rappresentato una seria minaccia per i nostri
inserzionisti AdWords. Mantenere il suo account nella nostra rete di
publisher potrebbe danneggiare economicamente i nostri inserzionisti in
futuro. Pertanto, abbiamo deciso di disattivarlo.
La preghiamo di comprendere che questa decisione si è resa necessaria
al fine di proteggere gli interessi dei nostri inserzionisti e di altri
publisher AdSense. Ci rendiamo conto che ciò può causarle disagi. La
ringraziamo anticipatamente per la sua comprensione e collaborazione.
Per eventuali domande sul suo account o sui provvedimenti adottati non
risponda a questa email. Per ulteriori informazioni, consulti la pagina
https://www.google.com/adsense/support/bin/answer.py?answer=57153&hl=it.
Cordiali saluti,
Il team di Google AdSense)
la chiamano seria minaccia, quattro anni per arrivare al minimo per esser pagati, 100 us dollari , ridicolo...forse potevan esser piu' espliciti a dir grazie e scusa se abbiam usato il tuo tempo ed i tuoi spazi....NAUSEATO DAI QUESTI GIGANTI CHE ALLA FINE FANNO SOLO I PROPRI INTERESSI E ANCOR PEGGIO SON MANOVRATI DAL SOLITO SISTEMA CAPITALISTA CHE SE NE FREGA DI TUTTI!!
Tuesday, November 29, 2011
Natural Cancer-Fighting Spice Reduces Tumors by 81% | Wake Up World
Natural Cancer-Fighting Spice Reduces Tumors by 81% | Wake Up World:
http://wakeup-world.com/wp-content/uploads/2011/10/turmeric-300x272.jpg
'via Blog this'
http://wakeup-world.com/wp-content/uploads/2011/10/turmeric-300x272.jpg
'via Blog this'
Obama condemns storming of British embassy in Iran.....why??
Obama condemns storming of British embassy in Iran.....why?? is just a demo...or maby the true is want get the giustifucation for invaded one of the last country not yet follow the bank of the dirty affairs.....
Labels:
Al Jazeera,
bavaglio,
berlusconi,
compromessi,
corruption,
democrazia,
diritti civili,
diritti umani,
human rights,
informazione libera,
iran,
palestine,
people,
politic,
USA
Location:
Tehran, Iran
Thursday, November 24, 2011
Palestine | Israel
Labels:
diritti umani,
freedom,
human rights,
israel,
kids murders,
land,
palestine,
war,
war criminals
Location:
state of palestine
This we know: The earth does not belong to man, man belongs to the earth. All things are connected like the blood that unites us all. Man did not weave the web of life, he is merely a strand in it. Whatever he does to the web, he does to himself. Chief Seattle
Dear Citizen of Earth November 1, 1999
The most important piece of Rainforests Destruction information to understand is this:
If no action is taken, between 2012 and 2016 the land area of virgin Rainforests will go below the critical built-in natural safeguard threshold providence of 10% virgin Rainforests area with its 50% species remaining.
Labels:
disaster,
earth,
global warming,
green,
humanity,
people,
planet,
pollution,
recycling,
solar energy,
solar power,
vegetation,
warming green,
water,
water pollution,
wind energy
Location:
Washington, DC, USA
Occupy 99%.....the world
Labels:
Gheddafi,
israel,
kids,
kids murders,
libia,
libya,
life,
Muammar Gaddafi,
news,
palestina,
photo,
pianeta terra,
planet,
pollution,
poverty,
scandali,
war criminals,
water
Location:
Unknown location.
Friday, November 18, 2011
facebook of the intellectual'S........If historical events had Facebook updates..
Monday, November 14, 2011
Thursday, November 10, 2011
save yourself, save us, save kid's, save our plane...
scusatemi se non sono appropriato in questo momento , ma penso sia ora di una presa di coscienza globale e di far un analisi di quel che sta accadendo sul nostro pianeta, economicamente, meteorologicamente, scientificamente, socialmente e spiritualmente...questo penso sia abbastanza da fermar le nostre menti per un attimo e soffermarci sul futuro della nostra umanita'. vi prego vivamente di riboccarvi le maniche e dar un supporto unico mai accaduto nella storia del nostro pianeta , come mai prima di ora vi fosse grande necessita'.....basta con la superficialita' , e' ora di darsi da fare, le parole son state troppe, ed a cosa servirebbero se non fossero seguite dalle azioni??
save yourself, save us, save kid's, save our planet
excuse me if i am not appropriate at this time, but I think it's time for a global awarenessand to make an analysis of what is happening on our planet, economically,meteorologically, scientifically, socially and spiritually ... I think this is enough to stop ourminds for a moment and dwell on the future of our humanity '. please strongly galore your sleeves and give unique support never happened in the history of our planet as neverbefore now there was great need'..... just stop the superficiality , is time to to do too manywords have been, and what it would take if they were not follow by actions?
Sunday, November 6, 2011
Il Ministero della difesa ha comprato 19 Maserati blindate
Il Ministero della difesa ha comprato 19 Maserati blindate nuove fiammanti: tagliano i finanziamenti per la difesa e la pubblica sicurezza (è di pochi giorni fa la protesta di Polizia e Co.Ce.R) e poi ampliano il parco auto con 19 MASERATI... indubbiamente INDISPENSABILI, come i 15 miliardi di Euro "investiti" (sprecati) per acquistare nuovi jet da guerra...
È polemica sulle 19 Maserati blindate acquistate dal ministero della Difesa. A chiedere lumi, con un’interrogazione urgente al ministro La Russa, è il deputato Pd Emanuele Fiano, responsabile Sicurezza del partito. «Faccio una domanda semplice: di fronte alla durissima crisi economica che subiscono sulla loro pelle milioni di italiani, di fronte agli oltre 2,5 miliardi di euro di tagli subiti in tre anni dal comparto Difesa, di fronte alle accorate proteste che a questo riguardo proprio nelle ultime ore il Cocer dell'Esercito ha rivolto al governo, esistono ragioni comprensibili e spiegabili per le quali il ministero della Difesa ha sentito il bisogno di arricchire il proprio parco auto con 19 Maserati blindate?». «Spero che sarà il ministro in prima persona a spiegare come si concili questo acquisto di auto della tipologia di lusso con le continue difficoltà nella manutenzione, e addirittura nel pieno di carburante, che lamentano tutte le strutture del comparto Sicurezza e Difesa dello Stato», conclude Fiano.
«Erano le auto più convenienti», replica il segretario generale della Difesa, generale Claudio De Bertolis. «Tutti gli acquisti delle Maserati sono stati effettuati con contratti 2009-2010. Si tratta di macchine blindate destinate ai vertici della Difesa a cui compete la speciale protezione secondo quanto definito da un organismo del ministero dell'Interno». Le Maserati, aggiunge, «sono risultate le vetture decisamente più convenienti, destinate a sostituire le precedenti Thesis e Audi 6 che hanno esaurito il loro ciclo tecnico di servizio».
La Russa si infervora: «Queste Maserati non sono nell’utilizzo né del ministro, né dei sottosegretari, né del capo di gabinetto, né del mio staff». «È comunque strana questa polemica», insiste il ministro ex An. «Chi si lamenta ora avrebbe dovuto farlo prima quando c’erano le Audi. Le Maserati acquistate costano meno e sono italiane».
Labels:
assenza di stato,
bassolino,
bavaglio,
berlusconi,
camorra,
censura,
cittadinanza,
human right,
informazione libera,
libia,
life,
salute,
scandali,
vesuvio
Location:
Rome, Italy
Wednesday, November 2, 2011
Monday, October 31, 2011
nocensura.com: Perchè la Norvegia non ha "debito pubblico"?
nocensura.com: Perchè la Norvegia non ha "debito pubblico"?: La Norvegia non ha debito pubblico, perchè: 1 - Non ha aderito all'euro. La moneta Norvegese è la Corona. 2 - Non ha privatizzato le azi...
Bambina di 2 anni investita in Cina: i passanti fanno finta di nente VIDEO SHOCK
E' morta Yueye, la bambina cinese di due anni che circa una settimana fa era stata investita da due auto e lasciata per strada per diverso tempo senza essere soccorsa, suscitando un mare di polemiche. Lo hanno indicato i medici dell'ospedale dove la piccola era stata ricoverata e dove per sette giorni è rimasta in terapia intensiva. Nonostante tutti gli sforzi le ferite riportate, soprattutto quelle alla testa, erano troppo gravi e Yueye non ce l'ha fatta.
Nei giorni scorsi la notizia dell'incidente aveva suscitato numerose polemiche, anche su internet. Era stata sottolineata soprattutto l'apatia e l'indifferenza dei cinesi in quanto nessuno si era fermato per soccorrere la bimba ormai priva di conoscenza. L'incidente si era verificato 13 ottobre nei pressi di un mercato a Foshan, nella provincia sud orientale del Guangdong, quando un suv bianco aveva investito la bambina.
La piccola, scaraventata sulla strada, non era stata soccorsa da nessuno ed era anzi stata nuovamente investita da una seconda auto, come si è visto nelle immagini riprese da una telecamera di sorveglianza. Solo dopo diversi minuti, una donna aveva soccorso la bimba e l'aveva portata in ospedale. La piccola era figlia di lavoratori migranti. Poco dopo l'incidente la polizia aveva annunciato di aver arrestato i due autisti.
nocensura.com: Le forze dell'ordine chiedono le dimissioni del go...
nocensura.com: Le forze dell'ordine chiedono le dimissioni del go...:
A 150 anni dall’Unità d’Italia passando dal Regno alla Repubblica e con una serie di guerre mondiali all’interno della storia italiana,non ...era mai capitato che i rappresentanti sindacali delle forze dell’ordine protestassero e chiedessero apertamente le dimissioni di questo governo.
E quella presa in giro continua che infastidisce,e in quel ridurre tutto a un gioco,e in quel raccontare ipocrita e pieno di retorica,in quel fare false promesse e agire esattamente al contrario, in quell’usare le persone per miserabili fini personali, in quel portare continuamente divisioni e lavorare per lo sfascio del paese, in quell’alimentare odio per creare distrazioni di massa usando le forze dell’ordine, la manifestazione del 15, per come è stata organizzata, voleva consegnare , mentre il Ministro leghista non si è nemmeno degnato di essere presente in città per seguire l’andamento, e non parliamo di un torneo di bocce.
Molti poliziotti hanno denunciato la malafede degli organizzatori politici, che hanno pensato alla loro zona rossa e a quelle 40 vittime sacrificali tra le forze dell’ordine che dovevano essere ostaggi di eventuali provocatori.
A Reggio Calabria le segreterie provinciali dei maggiori sindacati di Polizia hanno manifestato in Piazza Italia.
Per Piero Gabriele Segretario UGL Polizia di Stato:
“ La nostra mobilitazione si rende necessaria perché il governo negli ultimi tre anni non ha tenuto fede ai vari impegni presi, riducendo i comparti sicurezza e soccorso pubblico sul lastrico; appena tre giorni fa l’esecutivo ha tagliato altri 60 milioni di euro, nell’ambito del ddl stabilità, alle voci di bilancio destinate all’ordine pubblico e alle missioni”.
Michele Granatiero Segretario Regionale del Sap invece denuncia le responsabilità del Governo:
"In un periodo di grave crisi economica come quello che stiamo vivendo, non avremmo voluto chiedere un contributo economico ai cittadini, ma siamo davvero arrivati a non avere il necessario per poter lavorare ed offrire sicurezza, in momenti di crisi economica e sociale, come quello attuale, i comparti sicurezza e difesa vengono, in genere, maggiormente sostenuti, anche dal punto di vista finanziario, il governo in carica invece ha fallito anche in questo elementare compito istituzionale”.
Il segretario regionale del Coisp Calabria dopo gli scontri di Roma punta l’indice sull’inefficienza del Governo e in un comunicato afferma:
"Le uniche forme di solidarietà che possiamo accettare sono le dimissioni dell'esecutivo Berlusconi e dei parlamentari che lo sostengono. Il resto sono solo sterili affermazioni di chi continua a pugnalare alle spalle i poliziotti, con scelte di governo irresponsabili. Il sindacato indipendente e autonomo di polizia della Calabria, esprime sostegno ai colleghi che ieri hanno dovuto operare a Roma in una condizione di assoluta difficoltà, per colpa di un Governo irresponsabile anche sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, considerato, tra l’altro, che solo pochi giorni fa ha tagliato 60 milioni di euro a questo comparto, mentre domani gli agenti di polizia dovranno operare per un’ altra manifestazione nazionale di protesta in programma a Roma – senza nemmeno le attrezzature danneggiate sabato e non sostituite”.
E dopo la Polizia un duro attacco alla casta al Governo e al Premier viene fatto dall’organo di rappresentanza delle forze armate, il Cocer.
In un documento fatto dalla rappresentanza sindacale dell’esercito si legge:
“ I militari, non hanno più fiducia nel governo" e definiscono "fallimentare la gestione del sistema Difesa del Paese da parte del gabinetto del ministro La Russa e, di riflesso, del governo Berlusconi auspicandone la caduta:
"Solo in tal modo - sostengono i militari - si potrà evitare il consolidarsi di ulteriori provvedimenti punitivi che, aggiunti a quelli già approvati e già giudicati irresponsabili dal personale militare, determinerebbero nei fatti la morte della peculiarità e della specificità della condizione militare, nonchè dei diritti rappresentativi conquistati con sacrificio negli ultimi anni".
Come dicevo prima nei 150 anni di storia d’Italia non era mai successo che tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine insieme protestassero così vibratamente e il Cocer Carabinieri rincara la dose e il primo a raccogliere l’invito a dimettersi è La Russa, anche se non viene mai nominato :
"Il governo taglia sulla sicurezza, ma non si dimentica di finanziare la festa delle Forze Armate del prossimo 4 novembre. È questo - continua - un governo impegnato a salvaguardare l'apparenza più che la sostanza: si sa, le foto ricordo durante queste manifestazioni possono valere più di cento parole, facendo percepire agli ignari cittadini una vicinanza al comparto sicurezza e difesa, di fatto inesistente! Con i tagli alle spese dell'ordine e sicurezza pubblica, il governo ha infatti dimostrato tutti i limiti della sua azione. Alla nostra classe politica non interessa che durante questi servizi il Carabiniere il più delle volte non mangi, oppure lavori dodici ore continuative senza percepire straordinario e in condizioni a dir poco aberranti come ampiamente hanno dimostrato le immagini dei violenti scontri di piazza. A loro interessa solo tagliare le spese per questi servizi. Siamo nel pieno ciclone alimentato da una classe politica che pensa più che a salvaguardare, ad aumentare i propri privilegi. Ci chiediamo quali spese verranno tolte dal bilancio statale, visto che siamo già altamente maltrattati".
E dopo, senza tanti giri di parole, la rappresentanza sindacale attacca il Governo:
”I Carabinieri sono stanchi di sottacere e di subire le imposizioni di un governo che continua imperterrito a penalizzarli economicamente per giustificare i propri sprechi (auto blu con scorta, autisti/maggiordomi, segretari, vigilanze) e che continua a chieder loro sacrifici economici. Oggi abbiamo un dato di fatto oggettivo: la sicurezza per l'italiano è gravemente compromessa. Garantire sicurezza, per i Carabinieri vuol dire lavorare gratis, per i nostri amabili parlamentari vuol dire aumento di servizi di esclusiva utilità gratuiti perché pagati con i sacrifici dei cittadini tutti e con i tagli ai servitori dello Stato garanti dell'ordine e della sicurezza pubblica”
E a questo punto anche Berlusconi non viene risparmiato dalle critiche:
”Qualcuno spieghi al presidente del Consiglio il significato dei sacrifici che il Carabiniere fa per garantire la giustizia sociale ed i diritti del cittadino. I Carabinieri rimandano al governo le belle parole ed i ringraziamenti ipocriti.”
Nessuno e dico nessuno poteva immaginare una cosa del genere ,che oltre alla polizia carabinieri e forze armate tutti e dico tutti protestassero così vibratamente nei confronti di un Governo.
Poi tutte queste notizie sono state oscurate dall’informazione di Regime; la Rai Mediaset e tutti i giornali del Premier ,non parlano di questo, va contro l’etica del pensiero positivo, e per chiudere in bellezza allego il comunicato stampa del Cocer delle forze armate che fa capire in maniera molto chiara quello che pensano i militari dei nostri governanti.
Consiglio centrale di rappresentanza
comparto difesa
comunicato stampa
Cocer: i militari delle forze armate non hanno più fiducia nel governo
Roma, 20 ott. 2011 - I cocer delle forze armate, esercito marina e aeronautica, ritenuta necessaria una sintesi sulla attuale situazione politica giudicano fallimentare la gestione del sistema di difesa del paese da parte del gabinetto dell’on. La Russa e di riflesso del governo Berlusconi auspicandone la caduta.
Infatti, solo in tal modo, si potrà evitare il consolidarsi di ulteriori provvedimenti punitivi che aggiunti a quelli già approvati e già giudicati irresponsabili dal personale militare determinerebbero nei fatti la morte della peculiarità e della specificità della condizione militare, nonché dei diritti rappresentativi conquistati con sacrificio negli ultimi anni e peggio il deterioramento del quadro giuridico ed economico che si ricorda ha costituito in passato non uno status di casta ma la giusta moneta ricompensante gli atti svolti in modo diuturno dai soldati, dai marinai e dagli avieri e che ricomprendono, per memoria della establishment politica e politica militare, gli estremi sacrifici.
La rappresentanza militare, facendosi portavoce di tutte le donne e gli uomini in servizio stanchi di sottacere e di subire imposizioni draconiane, non attenderà fermo ed inerte e non esiterà, sempre nel rispetto della legalità, ad operare le dovute scelte per tutelare compiutamente e in primis la dignità morale, giuridica ed economica dei portatori d’interesse che nonostante tutto indossano la divisa e cantano orgogliosamente l’inno di Mameli.
Riteniamo sia necessario una conferenza stampa che, attraverso un confronto in pubblico anche utilizzando i media televisivi al governo piu’ consoni, i cittadini italiani siano informati delle implicazioni che i prefigurati tagli produrranno in termini di sicurezza interna ed esterna del paese sia sugli operatori che su i cittadini stessi ove cio’ non avvenga in tempi brevi si provvederà in proprio.
A 150 anni dall’Unità d’Italia passando dal Regno alla Repubblica e con una serie di guerre mondiali all’interno della storia italiana,non ...era mai capitato che i rappresentanti sindacali delle forze dell’ordine protestassero e chiedessero apertamente le dimissioni di questo governo.
E quella presa in giro continua che infastidisce,e in quel ridurre tutto a un gioco,e in quel raccontare ipocrita e pieno di retorica,in quel fare false promesse e agire esattamente al contrario, in quell’usare le persone per miserabili fini personali, in quel portare continuamente divisioni e lavorare per lo sfascio del paese, in quell’alimentare odio per creare distrazioni di massa usando le forze dell’ordine, la manifestazione del 15, per come è stata organizzata, voleva consegnare , mentre il Ministro leghista non si è nemmeno degnato di essere presente in città per seguire l’andamento, e non parliamo di un torneo di bocce.
Molti poliziotti hanno denunciato la malafede degli organizzatori politici, che hanno pensato alla loro zona rossa e a quelle 40 vittime sacrificali tra le forze dell’ordine che dovevano essere ostaggi di eventuali provocatori.
A Reggio Calabria le segreterie provinciali dei maggiori sindacati di Polizia hanno manifestato in Piazza Italia.
Per Piero Gabriele Segretario UGL Polizia di Stato:
“ La nostra mobilitazione si rende necessaria perché il governo negli ultimi tre anni non ha tenuto fede ai vari impegni presi, riducendo i comparti sicurezza e soccorso pubblico sul lastrico; appena tre giorni fa l’esecutivo ha tagliato altri 60 milioni di euro, nell’ambito del ddl stabilità, alle voci di bilancio destinate all’ordine pubblico e alle missioni”.
Michele Granatiero Segretario Regionale del Sap invece denuncia le responsabilità del Governo:
"In un periodo di grave crisi economica come quello che stiamo vivendo, non avremmo voluto chiedere un contributo economico ai cittadini, ma siamo davvero arrivati a non avere il necessario per poter lavorare ed offrire sicurezza, in momenti di crisi economica e sociale, come quello attuale, i comparti sicurezza e difesa vengono, in genere, maggiormente sostenuti, anche dal punto di vista finanziario, il governo in carica invece ha fallito anche in questo elementare compito istituzionale”.
Il segretario regionale del Coisp Calabria dopo gli scontri di Roma punta l’indice sull’inefficienza del Governo e in un comunicato afferma:
"Le uniche forme di solidarietà che possiamo accettare sono le dimissioni dell'esecutivo Berlusconi e dei parlamentari che lo sostengono. Il resto sono solo sterili affermazioni di chi continua a pugnalare alle spalle i poliziotti, con scelte di governo irresponsabili. Il sindacato indipendente e autonomo di polizia della Calabria, esprime sostegno ai colleghi che ieri hanno dovuto operare a Roma in una condizione di assoluta difficoltà, per colpa di un Governo irresponsabile anche sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, considerato, tra l’altro, che solo pochi giorni fa ha tagliato 60 milioni di euro a questo comparto, mentre domani gli agenti di polizia dovranno operare per un’ altra manifestazione nazionale di protesta in programma a Roma – senza nemmeno le attrezzature danneggiate sabato e non sostituite”.
E dopo la Polizia un duro attacco alla casta al Governo e al Premier viene fatto dall’organo di rappresentanza delle forze armate, il Cocer.
In un documento fatto dalla rappresentanza sindacale dell’esercito si legge:
“ I militari, non hanno più fiducia nel governo" e definiscono "fallimentare la gestione del sistema Difesa del Paese da parte del gabinetto del ministro La Russa e, di riflesso, del governo Berlusconi auspicandone la caduta:
"Solo in tal modo - sostengono i militari - si potrà evitare il consolidarsi di ulteriori provvedimenti punitivi che, aggiunti a quelli già approvati e già giudicati irresponsabili dal personale militare, determinerebbero nei fatti la morte della peculiarità e della specificità della condizione militare, nonchè dei diritti rappresentativi conquistati con sacrificio negli ultimi anni".
Come dicevo prima nei 150 anni di storia d’Italia non era mai successo che tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine insieme protestassero così vibratamente e il Cocer Carabinieri rincara la dose e il primo a raccogliere l’invito a dimettersi è La Russa, anche se non viene mai nominato :
"Il governo taglia sulla sicurezza, ma non si dimentica di finanziare la festa delle Forze Armate del prossimo 4 novembre. È questo - continua - un governo impegnato a salvaguardare l'apparenza più che la sostanza: si sa, le foto ricordo durante queste manifestazioni possono valere più di cento parole, facendo percepire agli ignari cittadini una vicinanza al comparto sicurezza e difesa, di fatto inesistente! Con i tagli alle spese dell'ordine e sicurezza pubblica, il governo ha infatti dimostrato tutti i limiti della sua azione. Alla nostra classe politica non interessa che durante questi servizi il Carabiniere il più delle volte non mangi, oppure lavori dodici ore continuative senza percepire straordinario e in condizioni a dir poco aberranti come ampiamente hanno dimostrato le immagini dei violenti scontri di piazza. A loro interessa solo tagliare le spese per questi servizi. Siamo nel pieno ciclone alimentato da una classe politica che pensa più che a salvaguardare, ad aumentare i propri privilegi. Ci chiediamo quali spese verranno tolte dal bilancio statale, visto che siamo già altamente maltrattati".
E dopo, senza tanti giri di parole, la rappresentanza sindacale attacca il Governo:
”I Carabinieri sono stanchi di sottacere e di subire le imposizioni di un governo che continua imperterrito a penalizzarli economicamente per giustificare i propri sprechi (auto blu con scorta, autisti/maggiordomi, segretari, vigilanze) e che continua a chieder loro sacrifici economici. Oggi abbiamo un dato di fatto oggettivo: la sicurezza per l'italiano è gravemente compromessa. Garantire sicurezza, per i Carabinieri vuol dire lavorare gratis, per i nostri amabili parlamentari vuol dire aumento di servizi di esclusiva utilità gratuiti perché pagati con i sacrifici dei cittadini tutti e con i tagli ai servitori dello Stato garanti dell'ordine e della sicurezza pubblica”
E a questo punto anche Berlusconi non viene risparmiato dalle critiche:
”Qualcuno spieghi al presidente del Consiglio il significato dei sacrifici che il Carabiniere fa per garantire la giustizia sociale ed i diritti del cittadino. I Carabinieri rimandano al governo le belle parole ed i ringraziamenti ipocriti.”
Nessuno e dico nessuno poteva immaginare una cosa del genere ,che oltre alla polizia carabinieri e forze armate tutti e dico tutti protestassero così vibratamente nei confronti di un Governo.
Poi tutte queste notizie sono state oscurate dall’informazione di Regime; la Rai Mediaset e tutti i giornali del Premier ,non parlano di questo, va contro l’etica del pensiero positivo, e per chiudere in bellezza allego il comunicato stampa del Cocer delle forze armate che fa capire in maniera molto chiara quello che pensano i militari dei nostri governanti.
Consiglio centrale di rappresentanza
comparto difesa
comunicato stampa
Cocer: i militari delle forze armate non hanno più fiducia nel governo
Roma, 20 ott. 2011 - I cocer delle forze armate, esercito marina e aeronautica, ritenuta necessaria una sintesi sulla attuale situazione politica giudicano fallimentare la gestione del sistema di difesa del paese da parte del gabinetto dell’on. La Russa e di riflesso del governo Berlusconi auspicandone la caduta.
Infatti, solo in tal modo, si potrà evitare il consolidarsi di ulteriori provvedimenti punitivi che aggiunti a quelli già approvati e già giudicati irresponsabili dal personale militare determinerebbero nei fatti la morte della peculiarità e della specificità della condizione militare, nonché dei diritti rappresentativi conquistati con sacrificio negli ultimi anni e peggio il deterioramento del quadro giuridico ed economico che si ricorda ha costituito in passato non uno status di casta ma la giusta moneta ricompensante gli atti svolti in modo diuturno dai soldati, dai marinai e dagli avieri e che ricomprendono, per memoria della establishment politica e politica militare, gli estremi sacrifici.
La rappresentanza militare, facendosi portavoce di tutte le donne e gli uomini in servizio stanchi di sottacere e di subire imposizioni draconiane, non attenderà fermo ed inerte e non esiterà, sempre nel rispetto della legalità, ad operare le dovute scelte per tutelare compiutamente e in primis la dignità morale, giuridica ed economica dei portatori d’interesse che nonostante tutto indossano la divisa e cantano orgogliosamente l’inno di Mameli.
Riteniamo sia necessario una conferenza stampa che, attraverso un confronto in pubblico anche utilizzando i media televisivi al governo piu’ consoni, i cittadini italiani siano informati delle implicazioni che i prefigurati tagli produrranno in termini di sicurezza interna ed esterna del paese sia sugli operatori che su i cittadini stessi ove cio’ non avvenga in tempi brevi si provvederà in proprio.
Monday, October 24, 2011
Cold night for Turkish survivors
Thousands of people are spending a second night outside in freezing temperatures after Sunday's earthquake that killed at least 265 people.
The earthquake struck eastern Van province, close to the Iranian border, at 1:41 p.m. local time, Turkey's National Earthquake Monitoring Centre said. The centre reported the quake's magnitude as 6.6, while the United States Geological Survey said it measured 7.2.
The earthquake struck eastern Van province, close to the Iranian border, at 1:41 p.m. local time, Turkey's National Earthquake Monitoring Centre said. The centre reported the quake's magnitude as 6.6, while the United States Geological Survey said it measured 7.2.
Location:
Van Ağrı Yolu, Van Province, Turkey
everyone was running to talk to him
All words in condemning Gaddafi. But everyone was running to talk to him about finance and oil and possibly camels.
Labels:
berlusconi,
ENEL.,
libia,
libya,
Muammar Gaddafi,
Nato,
obama,
poverty,
sirte,
tripoli,
war,
world bank
Location:
Milan, Italy
Berlusconi tra gli eredi del raìs? In ballo oltre 200 miliardi
Oltre 200 miliardi di dollari. È il tesoro che Muammar Gheddafi è riuscito a nascondere all’estero. A rivelarlo è il Los Angeles Times online citando alti ufficiali dell’amministrazione libica. Quei 200miliardi di dollari arricchiscono la «torta libica». Una torta da centinaia di miliardi di dollari, legati allo sfruttamento delle risorse petrolifere ma anche alla ricostruzione del Paese. L’eredità del raìs fa gola a molti. Anche in Italia. Tra questi, ci sarebbe il Cavaliere. «Più vicina ora l’eredità del socio Berlusconi, dopo la morte di Gheddafi, che insieme all’altro socio Tarak Ben Hammar hanno la partecipazione della Quinta Communications acquistata due anni fa dalla famiglia del raìs», rimarca in proposito il senatore dell’Italia dei Valori e capogruppo del partito in commissione Esteri Stefano Pedica.
Nel 2009 Gheddafi era entrato col suo capitale nella società messa in piedi vent’anni fa da Berlusconi e Ben Hammar per la produzione e distribuzione di film. Due anni fa il coup de théâtre: Gheddafi viene inglobato nella società, da allora non risulta sia cambiato nulla - continua Pedica - anzi l’ultima precisazione è del marzo scorso, quando lo stesso BenHamnmardichiarò: «Il fondo sovrano libico Lybian Investment Authority, attraverso la società Lafi Trade, è presente con il 10% in Quinta Communications S.A, società di diritto francese controllata al 68% dal finanziere franco tunisino Tarak Ben Ammar, dove è presente anche la Fininvest, con una quota del 22% detenuta attraverso la controllata lussemburghese Trefinance». «Abbiamo le carte- insiste Pedica - e spiegheremo perché siamo convinti di essere di fronte ad un palese conflitto di interessi del presidente del Consiglio».
Da (ex) amico a erede. Affari e fondi sovrani. Petrolio e ricostruzione. Armi e infrastrutture. 140 miliardi di dollari: è l’ammontare dei contratti sottoscritti complessivamente con il regime di Gheddafi dalle 130 aziende italiane impegnate in Libia. In ordine sparso, solo per citarne alcune: Eni, Enel, Finmeccanica, Ansaldo, Iveco spa, Augusta-Westland, Alenia Aermacchi, Oto Melara, Intermarine spa, Selex Sistemi Integrati, Mbda Italia. E ancora: Telecome Alitalia, Edison e Grimaldi, Alenia Aermacchi e Martini silos, Gruppo Trevi e Impregilo, Italcementi e Astaldi, queste ultime impegnate nell’opera di infrastrutturazione della Libia, a partire dai 1.700 km della nuova superstrada Rass Ajdir-Imsaad, la cui realizzazione è stata affidata, dagli uomini del Colonnello, a imprese italiane. L’asse degli affari Tripoli-Roma investe anche le Banche, settore sul quale la Libia ha messo gli occhi e anche molti soldi. La Libyan Investments Autorithy - il braccio finanziario di Gheddafi nato con lo scopodi gestire i proventi del petrolio - ha incrementato (2010) la propria partecipazione in Unicredit, facendo così lievitare l’intera compagine libica oltre il 7,5%, visto che la Banca Centrale Libica e la Libyan Arab Foreign Bank sono insieme titolari del 4,98%.Nel 2002 il fondo Lafico ha acquistato il 5,31%della Juventus calcio, corrispondente a circa 6,4 milioni di euro in azioni. Nel 2009 la partecipazione è salita al 7,5 per cento. Il fondo libico possiede azioni di Mediobanca per 500 milioni di dollari, e il26%di Olcese, un’azienda tessile. Nel 2000 il fondo è tornato a investire in Fiat, acquistando il 2% delle azioni della fabbrica automobilistica.
Oggi la Libia possiede una quota di Fiat di poco inferiore al 2%. Dalle banche alle costruzioni. La voce più importante è quella relativa all’Autostrada sulla costa mediterranea libica: il Trattato di amicizia - sottoscritto nell’agosto 2008 da Berlusconi e Gheddafi - prevede che Romaversi a Tripoli 5 miliardi di dollari per la realizzazione dell’opera alla quale partecipano 21 imprese italiane. Sempre nel settore, è da registrare che a Lybian Development Investment Co si è associata con l’Impregilo Lidco, che ha ottenuto contratti per 1 miliardo di euro per la costruzione di tre centri universitari e infrastrutture a Tripoli e Misurata. Venti miliardi di dollari: è quanto ha investito l’Eni in Libia. Negli ultimi 10 anni la società petrolifera italiana ha investito lì 50 miliardi di dollari. Nel2009 Finmeccanica ha sottoscritto un memorandum d’intesa col governo libico per la cooperazione in un vasto numero di progetti in Libia, Medio Oriente e Africa.
L’accordo prevede la creazione di una joint venture di cui faranno parte Finmeccanica e il fondo Lafico. Da gennaio iI fondo Lia detiene il 2,01% di Finmeccanica. La società italiana ha vinto diversi contratti d’appalto in Libia, tra cui uno del valore di 247 milioni di euro per la costruzione di una ferrovia. Nel gennaio 2008 Alenia Aeronautica, altra società del gruppo Finmeccanica, ha siglato con il ministero dell’Interno libico un contratto daoltre31milioni di euro per la fornitura del velivolo da pattugliamento marittimo ATR-42MP Surveyor. La nuova Libia dovrà dotarsi di regole sulla concessione di appalti petroliferi e non deve affidarsi a scelte politiche. Il monito viene dal primo ministro del Cnt, Mahmoud Jibril. «Avviso il nuovo governo che le regole economiche dovrebbero essere la Regola. È molto pericoloso avere contratti politici». Tutti i contratti saranno mantenuti, ripete il ministro Frattini. Ma sono in molti a dubitarne.
Labels:
berlusconi,
fine democrazia.,
Gheddafi,
human rights,
libya,
Muammar Gaddafi,
Nato,
tripoli
Location:
Milan, Italy
Israel Set to Destroy Spanish-Financed Solar Energy Plant in Hebron District
Israel is planning to demolish a local solar energy plant in the Hebron district town of Mneizel. The plant provides the sole electricity to this town, surrounded by Israeli settlements, and was financed by the Spanish government for some EUR 300,000. If Israel carries out its demolition orders, will the Spanish government demand compensation?
The small Palestinian town of Mneizel, some 70 kilometers south of Hebron, enjoyed 2.5 years of late talks, studying and meals at night, television movies and cartoons, the wonders of conserving food in the fridge and the numerous employment possibilities opened to them by electricity. They could have enjoyed all of this before but they live in Area C, fully controlled by Israel in accordance with the Oslo Agreements, and the Israeli authorities denied them this essential service. Now the Israel authorities returned to this small, poor and forgotten town, surrounded by settlements, to deny them this basic right yet again. On 11 October, Israeli officials from the so-called civil administration of the military occupation issued demolitions orders for the local solar energy plant, a small building where batteries are stored, and three neighboring houses of local residents.
“If they demolish the plant and the batteries’ building, the town will lose all connection to electricity. This means no electricity for the houses, but also closing down the clinic, the school and some of the small businesses that opened in the last years”, explained to the AIC Ignacio, a Spanish activist that works with the project. The entire solar energy plant was built on private Palestinian land and its construction, including the batteries and installation in each house, was financed by the Spanish government for nearly EUR 300,000.
According to the Israeli orders, the demolition was supposed to have occurred on Tuesday (18 October), but a lawyer from Rabbis for Human Rights presented a complaint in the Israeli courts and received an injunction to delay it. The Spanish Consulate in Jerusalem and the Spanish company that is administrating the project, Sistemas Energéticos Básicos (SEBAS), are immersed in endless political meetings since issuance of the orders to try and freeze or even reverse the demolition orders.
For the 300 Palestinians who live in the small town of Mneizel, the following days will determine their way of life, their possibilities of having a slightly easier life. As Ignacio highlights, the town is part of one of the most vulnerable and impoverished Palestinian areas of the West Bank. Just as an example, the residents of Mneizel consume 21 liters of water daily, a miniscule figure compared with the 130 liters consumed each and every day per settler in the same area.
“International humanitarian law clearly states that the occupation forces have to guarantee access to basic services for all the civilian population under occupation”, Ignacio notes. Yet as experience has demonstrated that the Israeli authorities have no interest or will to comply with international law, the Spanish Cooperation, through the Spanish Consulate in Jerusalem, decided to start energy projects in Areas B and C, according to the Oslo denominations. “If we only build in Areas A (under complete control of the Palestinian Authority), we would be supporting ethnic cleansing”, Ignacio added.
Currently SEBAS has another energy project in Atuf, near the city of Jenin in the northern West Bank. It’s in Area B and will be the first town to generate, if it is successful, its own energy. The Spanish company also has two additional projects in Area C, but they are currently in the planning phase.
The small Palestinian town of Mneizel, some 70 kilometers south of Hebron, enjoyed 2.5 years of late talks, studying and meals at night, television movies and cartoons, the wonders of conserving food in the fridge and the numerous employment possibilities opened to them by electricity. They could have enjoyed all of this before but they live in Area C, fully controlled by Israel in accordance with the Oslo Agreements, and the Israeli authorities denied them this essential service. Now the Israel authorities returned to this small, poor and forgotten town, surrounded by settlements, to deny them this basic right yet again. On 11 October, Israeli officials from the so-called civil administration of the military occupation issued demolitions orders for the local solar energy plant, a small building where batteries are stored, and three neighboring houses of local residents.
“If they demolish the plant and the batteries’ building, the town will lose all connection to electricity. This means no electricity for the houses, but also closing down the clinic, the school and some of the small businesses that opened in the last years”, explained to the AIC Ignacio, a Spanish activist that works with the project. The entire solar energy plant was built on private Palestinian land and its construction, including the batteries and installation in each house, was financed by the Spanish government for nearly EUR 300,000.
According to the Israeli orders, the demolition was supposed to have occurred on Tuesday (18 October), but a lawyer from Rabbis for Human Rights presented a complaint in the Israeli courts and received an injunction to delay it. The Spanish Consulate in Jerusalem and the Spanish company that is administrating the project, Sistemas Energéticos Básicos (SEBAS), are immersed in endless political meetings since issuance of the orders to try and freeze or even reverse the demolition orders.
For the 300 Palestinians who live in the small town of Mneizel, the following days will determine their way of life, their possibilities of having a slightly easier life. As Ignacio highlights, the town is part of one of the most vulnerable and impoverished Palestinian areas of the West Bank. Just as an example, the residents of Mneizel consume 21 liters of water daily, a miniscule figure compared with the 130 liters consumed each and every day per settler in the same area.
“International humanitarian law clearly states that the occupation forces have to guarantee access to basic services for all the civilian population under occupation”, Ignacio notes. Yet as experience has demonstrated that the Israeli authorities have no interest or will to comply with international law, the Spanish Cooperation, through the Spanish Consulate in Jerusalem, decided to start energy projects in Areas B and C, according to the Oslo denominations. “If we only build in Areas A (under complete control of the Palestinian Authority), we would be supporting ethnic cleansing”, Ignacio added.
Currently SEBAS has another energy project in Atuf, near the city of Jenin in the northern West Bank. It’s in Area B and will be the first town to generate, if it is successful, its own energy. The Spanish company also has two additional projects in Area C, but they are currently in the planning phase.
Labels:
human rights,
israel,
Muammar Gaddafi,
news,
obama,
palestina,
palestine,
world bank
Location:
Hebron
Another version , why they want Gheddafi died....
Gheddafi mustly be die when was captured, so many years he was in busineess with many countrys and busineesman , maby someone was scare if he was captured live and can talk about....what about his investment around the world??where that money gone now??and what about the libya oil he sale before for his country? someone get it free now??
Labels:
dead,
Gheddafi,
libia,
libya,
Muammar Gaddafi,
obama,
pianeta terra,
sirte,
tripoli,
war criminals
Location:
Sirte, Libya
Saturday, October 22, 2011
WHAT THEY DO NOT TELL YOU ON TV ABOUT LIBYA
WHAT THEY DO NOT TELL YOU ON TV ABOUT LIBYA
Menginformasikan Untuk Resist
Sebelum mengatakan apa pun di Libya, Anda HARUS melihat film dokumenter ini.
Labels:
geddafi,
Gheddafi,
human right,
libia,
libya,
Muammar Gaddafi,
Nato,
obama,
tripoli
Location:
Sirte, Libya
18+)tutti hanno voluto questa guerra , ed ora se ne lavan le mani per aver assassinato un uomo come nemmeno si scanna una bestia!!!..
tutti
hanno voluto questa guerra , ed ora se ne lavan le mani per aver
assassinato un uomo come nemmeno si scanna una bestia!!!..
18+)
LIBIA
Morte di Gheddafi: il nuovo governo sotto accusa. La Nato si autoassolve
I video mostrano che il rais ha subito un linciaggio e l’esecuzione.
Oggi l’autopsia, mentre centinaia visitano la cella frigorifera dove è
deposto. La tribù di Gheddafi ne chiede la salma per seppellirla secondo
i canoni dell’islam. Ma il governo di transizione è indeciso se
sbarazzarsi del corpo o seppellirlo in un luogo segreto. La Nato: la
morte di Gheddafi non è mai stata un nostro obbiettivo. Le critiche
della Russia.
(18+) Morte di Gheddafi: il nuovo governo sotto accusa. La Nato si autoassolve
(18+)
(18+)
Location:
Sirte, Libya
Informare Per Resistere..Prima di dire qualsiasi altra cosa sulla Libia, DOVETE visionare questo documentario. E farlo visionare a tutti
Prima
di dire qualsiasi altra cosa sulla Libia, DOVETE visionare questo
documentario. E farlo visionare a tutti i vostri contatti.Maledetta Primavera", documentario di Fulvio Grimaldi, giornalista ex
BBC, ex Liberazione, scrittore, documentarista, attore, su quella che
viene definita come "Primavera Araba".
Labels:
afghanistan,
Al Jazeera,
dead,
egypt,
kids murders,
libya,
Muammar Gaddafi,
palestine,
tunisia,
war criminals
Location:
Tripoli, Libya
Monday, October 10, 2011
Vietnam flood toll reaches 24, mostly children....
Flooded houses are seen here in the central Vietnamese province of Quang Binh, on October 2. The toll from the worst floods to hit Vietnam in a decade has reached 24, most of them children, the government disaster authority said on Monday, as it reported a further six deaths
The Hanoi-based national flood and storm control committee said that 21 of those killed have been children who drowned in floodwaters.
The flooding, which began in mid-September and is expected to last until late October, has so far inundated nearly 60,000 homes in the country and damaged more than 6,900 hectares (17,000 acres) of rice fields.
Vietnam is the world's number two rice exporter and the Mekong Delta in the south accounts for half the country's production.
Total losses are estimated at more than 44 million dollars, the committee added.
Unusually severe monsoon floods have killed more than 250 people in Thailand and about 170 in Cambodia, and deluged vast swathes of paddy fields in the region.
Location:
Vietnam
RAGAZZI!!! HANNO OSCURATO WIKIPEDIA!!! SALVIAMOLA, PERCHE' LA LIBERTA' D'INFORMAZIONE CI APPARTIENE DI DIRITTO!!!!
RAGAZZI!!! HANNO OSCURATO WIKIPEDIA!!! SALVIAMOLA, PERCHE' LA LIBERTA' D'INFORMAZIONE CI APPARTIENE DI DIRITTO!!!!
ma possibile che gli italiani ancor non si son accorti di esser governati da un dittatore??...un bavaglio qui , un bavaglio li, poi si continuera' con una soppressione li ed una la'....ma insomma....SCETATEVE A KI ASPETTAT???!!!!
Ci avete rotto!!! Vogliamo la libertà di parola e d'informazione!!!
Labels:
bavaglio,
censura,
dittatore,
dittatura,
fine democrazia.,
informazione libera,
wikipedia italia
Location:
Italy
Vergognarsi.it: Un grande Benigni: ''Berlusconi ha le orge contate...
Vergognarsi.it: Un grande Benigni: ''Berlusconi ha le orge contate...: Il comico a Palazzo Vecchio come ospite d'eccezione per la presentazione della Commedia con il commento di Robert Hollander. "Il nuovo pr...
Sunday, October 9, 2011
E' morto Steve Jobs. Dio, daccelo indietro e prenditi Berlusconi...
Labels:
berlusconi,
camorra,
cocktail,
compromessi,
corruption,
dittatore,
dittatura,
monnezza,
wikipedia italia
Location:
Milan, Italy
Saturday, October 8, 2011
Subscribe to:
Posts (Atom)